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INTERVISTA A ROBERTO GUELI
a cura di Lele Pinto Care amiche ed amici di Tutto il calcio Blog, altra grande esclusa del nostro sito. Nei giorni scorsi abbiamo avuto l'opportunità di intervistare una delle voci di “Tutto il calcio minuto per minuto”, si tratta di Roberto Gueli, giornalista Rai per la regione Sicilia. Qui di seguito potrete leggere le sue risposte alle nostre domande. Prima di lasciare spazio però all'intervista, è doveroso un ringraziamento a Roberto Gueli per la sua simpatia e disponibilità.
Chi è Roberto Gueli?
Un grande innamorato del suo lavoro. Sin da da bambino avrebbe voluto fare il giornalista sportivo. C'e' riuscito anche se la strada e' ancora lunga.
Com'è nata la passione per il giornalismo?
La passione e' nata quando avevo appena nove anni. Non leggevo o vedevo fumetti o cartoni animati ma...telegiornali. Ricordo che tornavo dalla scuola e vedevo quello di pranzo e poi tutti gli altri. Il primo tg? Le dirette per il rapimento di Aldo Moro con Vespa ed il compianto Frajese
Qual'è stata la tua prima radiocronaca?
La prima radiocronaca? A fine anni 90, un Palermo-Chievo Verona. I rosanero erano gia' retrocessi. Allo stadio poche decine di persone ma io ero emozionatissimo in quella cabina...chiamato piu' volte in diretta dal mitico Provenzali. Non dimenticherò mai quel pomeriggio.
Quale radiocronaca che ti porterai sempre nel cuore?
Tutte. Proprio tutte. Ne devo scegliere una? Facevo il bordo campo di Palermo-Juventus. Delfino in postazione. Erano i rosanero di Guidolin e all'improvviso il gol vittoria di Brienza. Nell'etere voci, urla e commenti di tutti i tipi per un Palermo stellare con Capello scuro in volto.
Come avviene la designazione per una radiocronaca?
Le designazioni le fa il nostro capo redattore Riccardo Cucchi e poi vengono comunicati dalla segreteria al lunedi. Tutto con grande disciplina e precisione.
Come ti prepari per una radiocronaca?
Quelle in casa le faccio quasi sempre io. Quindi mi informo sin dal giovedi dei calciatori, dei quadri dirigenziali e poi della storia del campionato dell'avversario e poi il profilo dell'arbitro. In onda pero' si va a braccio e spesso gli appunti rimangono nella borsa.
Oltre al calcio, segui altri sport?
Ho 42 anni e sono capo servizio della rai regionale per lo sport. Mi occupo di tutto: organizzo servizi, dirette per tg e gr della Rai Sicilia ed a volte seguo anche altre discipline che si svolgono nell'isola. Purtroppo gli spazi sono limitati. Amo lo sport in toto.
Ti dico “Tutto il calcio...”, cosa ti viene in mente?
La sigla, le voci, l'emozione prima di andare in onda, i tecnici, l'urlo del gol e la grande professionalità della famiglia di “Tutto il calcio...”, la trasmissione piu' seguita in Italia
Quali sono le voci di “Tutto il calcio...” che reputi indimenticabili?
Saro' banale ma Ciotti e Ameri fanno parte della mia infanzia e non solo. E poi il grande Bortoluzzi
Quali sono, secondo te, le qualita necessarie per diventare un bravo radiocronista?
Ci vuole istinto, voce ed un pò di...fortuna!!! Poi l'esperienza si costruisce nel tempo. Seguendo ed imparando anche dai colleghi.
Con quali radiocronisti hai avuto il piacere di lavorare?
Ho lavorato un pò con tutti. In coppia fra bordo campo e seconda voce. Chi mi manca dell'attuale squadra? Il capo: Riccardo Cucchi. Spero che accada al piu' presto.
Da piccolo ascoltavi alla radio “Tutto il calcio...”? Quali sono i tuoi ricordi?
Ascoltavo sempre “Tutto il calcio...” e “Carta bianca sport”: seguivo con passione e silenzio religioso. Tutte le voci erano e sono familiari. Potrei riconoscerle già alla prima parola.
Secondo te, “Tutto il calcio...” riuscirà a resistere di fronte alla concorrenza delle tv a pagamento?
Riuscirà a resistere anche alla spietata concorrenza della tv. Si è rinnovato nel corso di questi anni e si lavora sempre per il meglio. La vecchia e ...giovane radio non tramonterà mai.
Il format di “Tutto il calcio...”, secondo te, va bene così o cambieresti qualcosa?
Il format di “Tutto il calcio...” va bene così. Rapido ed incisivo. Forse nel dopo gara inserirei anche le voci dei calciatori.
Come vedi la professione del giornalista oggi?
Essere giornalista oggi non è facile. Troppe cose e troppa concorrenza. I giovani fanno fatica perchè bisognerebbe ridisegnare la nostra professione. Ma ci sono anche molti nuovi colleghi bravi e professionali. Mi auguro che si aprano spazi ed occasioni nuove.
I nostri fan sono curiosi. Qual'è la tua squadra del cuore? Se si può dire.
La mia squadra del cuore? Il Palermo. Da piccolino tifavo anche per.......ma ora ho dimenticato.
Conosci Tutto il calcio Blog?
Conosco “TICB” ? Come potrei non conoscerlo. Ben fatto e competente nei contenuti. Continuate cosi. Complimenti!
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