Beh, ormai la nuova stagione 2010-2011 è arrivata davvero alle porte. E' la settimana in cui le nostre italiane si addentreranno nei playoff di Coppa dei Campioni e di Europa League, la settimana in cui si assegnerà il primo trofeo della stagione (la Supercoppa Italia) e avremo la prima domenica di campionato, quello cadetto. E anche se il calcio parlato e il calcio mercato devono ancora entrare nel vivo, tutto è quasi pronto per il calcio d'inizio e per le radiocronache della stagione che verrà. Ma prima di tuffarci nei nuovi eventi, guardiamo per l'ultima volta indietro al 2009/2010 finito in archivio e più precisamente, al Mondiale sudafricano. Abbiamo tessuto le lodi, abbiamo provato le emozioni migliori e le abbiamo rivissute e rigodute insieme, ma il mese della vuvuzela e della "Radio dei Mondiali", ci ha regalato anche qualche ritaglio spassoso. Il bello della diretta, si dice. Strafalcioni, problemi tecnici, gaffe, colore e quant'altro. La squadra di "tutto il calcio", si sa, non è composta solamente di perfettini e di computer umani, ma vive anche grazie all'umanità che trasmette, come l'umanità di una gaffe. Come le pronunce straniere di Tonino Raffa, un vero cult destinato ad entrare nel mito; come Carlo Verna che ribattezza Crouch in Cruc e l'Uruguay in Usigrai, come le interferenze che si manifestano non appena un Giuseppe Bisantis di turno esclama un fatidico: "Entriamo in cronaca!"; come Ugo Russo e la sua enfasi "leonina"; come Enzo Delvecchio, radiocronista pugliese, che riesce a parlare di un giocatore del Bari durante un Brasile-Portogallo, oppure, a cantare in cronaca diretta, l'inno nazionale del Cile; come Emanuele Dotto che casca nel tranello illusorio del gol, imitato da Riccardo Cucchi in finale (che non a caso aveva Dotto come spalla); come Tarcisio Mazzeo che bisticcia in diretta con la matematica (una brutta bestia tradizionalmente ostica con tutti); come Riccardo Cucchi che per un attimo, a Johannesburg, torna con la mente a Berlino. E tanto altro ancora. Lapsus e scivoloni che fanno parte di grandi professionisti. Ed allora, in questo collage che segue, abbiamo racchiuso proprio i momenti più buffi del Mondiale 2010 alla radio. Ringrazio molto Francesco Del Giudice, prezioso nel recuperare e segnalarci qualche spezzone.
P.S. Naturalmente, che nessuno se la prenda. Si fa per ridere..
P.S. Naturalmente, che nessuno se la prenda. Si fa per ridere..
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