Inutile nasconderlo, si tratta di un giorno storico per chi ama la radio e i radiocronisti come noi. Aspettiamo con più che un briciolo di attesa vibrante il debutto della nazionale di Prandelli, nell'amichevole di Londra contro la Costa D'Avorio, per una certa presenza al microfono della televisione. Lo saprete sicuramente: Bruno Gentili, proprio lui, da stasera sarà il nuovo telecronista delle partite dell'Italia azzurra sulla Rai. La voce inconfondibile che ci ha trasmesso emozioni a grappoli, nei suoi big match della Serie A, posticipi, anticipi, con quel pathos, quell'ansia, quella spettacolarità, quella magia della notte, quella competenza che in pochi come lui sapevano trasmettere. Per far capire ai più giovani, il predecessore di Francesco Repice. Lasciò la radio, un pò a sorpresa, nel gennaio 2007, dopo un Torino-Inter 1-3. Approdò a Rai Sport, alla televisione, per ricoprire la carica di vicedirettore ed opinionista in varie rubriche di Campionato e Coppa dei Campioni. Doti di competenza calcistica che lo hanno sempre visto protagonista, ma era una figura troppo stretta per un mago del microfono della sua portata. Finalmente questa lacuna, questa mancanza si sta per colmare e a Londra rivedrà la postazione commento, la cuffia e il microfono, anche se per via televisiva. Dovrà rivedere un pò il suo stile e il suo ritmo, dovrà adattarsi come fece Nicolo Carosio prima e Nando Martellini poi. E' un traguardo strameritato per il radiocronista romano, uno dei giornalisti al seguito che segue gli azzurri da più tempo, addirittura dall'epoca di Bearzot: con Alberto Cerruti e Roberto Beccantini (due grandi firme della carta stampata), può vantare di essere stato presente nelle tribune stampa di Madrid (11 luglio 1982) e di Berlino (9 luglio 2006). Nessuno (o quasi) come lui è quindi a conoscenza dell'ambiente di Casa Azzurri. E' stato secondo di Enrico Ameri, di Sandro Ciotti (dal quale ha preso tanto, se non addirittura l'eredità) e di Riccardo Cucchi (con il quale ha composto una coppia formidabile, ai tempi).
Un altro Bruno, quindi, a narrare gli azzurri, dopo il mitico Bruno Pizzul, sperando che Bruno II possa essere più fortunato nelle vittorie della nazionale. Alla nuova squadra azzurra allenata da Cesare Prandelli si chiede soprattutto di tornare a trasmetterci la voglia e l'entusiasmo di tifare e seguire l'Italia. Magari, la passionalità che potrà trasmettere Gentili, potrebbe essere d'aiuto nel trasporto, al confronto della freddezza e l'algidità di Marco Civoli che, in realtà, poco è entrato nei cuori dei telespettatori.
Rigodiamoci due dei grandi match da "cuori forti", con il racconto di Bruno Gentili.
Stagione 1998/1999, derby della Capitale: un 3-3 tra Lazio e Roma che è rimasto nella storia:"Un derby bellissimo"
Stagione 2000/2001: supersfida scudetto al Delle Alpi di Torino tra Juventus e Roma
Un altro Bruno, quindi, a narrare gli azzurri, dopo il mitico Bruno Pizzul, sperando che Bruno II possa essere più fortunato nelle vittorie della nazionale. Alla nuova squadra azzurra allenata da Cesare Prandelli si chiede soprattutto di tornare a trasmetterci la voglia e l'entusiasmo di tifare e seguire l'Italia. Magari, la passionalità che potrà trasmettere Gentili, potrebbe essere d'aiuto nel trasporto, al confronto della freddezza e l'algidità di Marco Civoli che, in realtà, poco è entrato nei cuori dei telespettatori.
Rigodiamoci due dei grandi match da "cuori forti", con il racconto di Bruno Gentili.
Stagione 1998/1999, derby della Capitale: un 3-3 tra Lazio e Roma che è rimasto nella storia:"Un derby bellissimo"
Stagione 2000/2001: supersfida scudetto al Delle Alpi di Torino tra Juventus e Roma
E insomma, come disse in quel Juve-Roma, anche noi tutti, stasera, torneremo a vivere le emozioni di una volta. Riassaporeremo i ricordi e avvertiremo, di sicuro, quegli antichi brividi sulla schiena. Finalmente, era ora. Tiferemo per l'Italia e per Bruno Gentili.
Non dimentichiamo però che Italia-Costa D'Avorio battezza anche il 2010/2011 della Radio. Ci sarà Riccardo Cucchi che si appresta ad un'altra esaltante stagione. Quando giocherà la Nazionale, tra Gentili in tv e Cucchi alla radio, avremo senza dubbio l'imbarazzo della scelta!
4 commenti:
In realtà Gentili è di Valmontone. Sono scontento di sentirlo solo per la Nazionale, anche perché contestualmente le gare vere si giocano ogni due anni e il vero Gentili lo vedremo in Polonia nel 2012 e in Brasile nel 2014. A meno che non ci qualifichiamo col fiatone e c'è una partita tipo Scozia-Italia 2007.......
Mario
Mario, ti rivelo uno scoop: Valmontone è in provincia di Roma :)
Ah... pensavo fosse vicino Viterbo, pardon... :)
Bruno Gentili negli ultimi anni radiofonici è stato capo dei radiocronisti, con la qualifica di vicecaporedattore (il capo della redazione era Marco Martegani). Quindi si trovava paradossalmente nella condizione di essere il capo anche di Riccardo Cucchi, ma nella gerarchia delle radiocronache il suo numero due. Fu Massimo De Luca, uno dei suoi maestri radiofonici e il suo scopritore al microfono, a volerlo vicedirettore a Raisport. SSi riconosce per il suo modo particolarissimo di dire "Alllllta", quasi stile disc-jockey. Inoltre è stato calciatore, altra cosa che lo accomuna a Sandro Ciotti. Una delle tante. Se un giorno arriverà a condurre la Domenica Sportiva ne avrà una un più.
Davide Camera
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