Sarebbe dovuta essere la grande serata di Bruno Gentili (avevamo l'acquolina in bocca..), sarebbe dovuta essere la grande partenza della nuova Italia di Prandelli. Beh, Italia-Costa D'Avorio ci dice che c'è molto da lavorare e siamo ancora calcisticamente alle stalle. Un debutto televisivo a metà, quello di Gentili, che a dispetto delle aspettative debutterà come prima voce televisiva a settembre nelle qualificazioni verso Euro 2012, per Estonia-Italia. E' stata l'ultima volta di Marco Civoli, che a fine telecronaca ha poi lasciato il testimone al nostro "Brunone", augurando buon viaggio (come potete vedere nel seguente video). Una prima volta da seconda voce, quindi, come da rituale nella sua carriera radiofonica, come lo conosciamo da grande spalla azzurra in cui ha spadroneggiato. Tanta carica e tanto entusiasmo, pari a quello che circondava questo debutto azzurro. Ed un pò di fumo, francamente, in qualche circostanza. In qualche affermazione ha un pò "pompato" le presenze di Cassano e Balotelli con più enfasi di quella che effettivamente avrebbero meritato le loro prestazioni (6,5 alla prestazione del 20enne, quando egli stesso si è dato 5), così come si è sbilanciato in qualche nota un pò troppo spinta al filo-romanesco per De Rossi e Totti, quest'ultimo proposto comunque nelle convocazioni nel gruppo per fare da esempio ai giovani e dare istruzioni (come Balotelli, ad esempio: proprio la persona giusta). Solamente, comunque, qualche piccola nota in un esordio televisivo comunque molto valido e molto positivo (se non trovassimo difetti da discutere si potrebbe anche chiudere). Vedere una partita con le sue disquisizioni è tutta un'altra storia. Ed ha anche sovrastato la presenza di un Civoli decadente, che lascia senza troppi rimpianti. Tanti tanti auguri al grande Bruno, che ribadiamo ancora. La nostra attesa si allunga fino a settembre, così come per poter vedere una Nazionale che "finalmente giochi bene come non vediamo da anni", così come detto in avvio di telecronaca da Gentili, forse un pò troppo preso dall'entusiasmo e dalla foga (il Mondiale lo abbiamo vinto 4 anni fa, in fondo.. non un secolo), un pò alla "sono 170 anni che non vedevo un avvio così folgorante degli azzurri".
Più lineare, lucido e regolare invece Riccardo Cucchi, che ha raccontato la sfida di Londra senza la seconda voce di Francesco Repice (vogliamo sperare che sia solo per la pausa estiva... vista l'estate caldissima del mercato giornalisti: è strano non sentirlo al debutto di Prandelli, che lui seguì nella prima conferenza stampa di luglio, con il Mondiale ancora in corso). Antonio Monaco ha quindi preso il posto, per una sera e ha fatto onestamente il suo, senza infamia e lode. Ecco qui, di seguito, la prima sintesi radiofonica del 2010-2011.
Più lineare, lucido e regolare invece Riccardo Cucchi, che ha raccontato la sfida di Londra senza la seconda voce di Francesco Repice (vogliamo sperare che sia solo per la pausa estiva... vista l'estate caldissima del mercato giornalisti: è strano non sentirlo al debutto di Prandelli, che lui seguì nella prima conferenza stampa di luglio, con il Mondiale ancora in corso). Antonio Monaco ha quindi preso il posto, per una sera e ha fatto onestamente il suo, senza infamia e lode. Ecco qui, di seguito, la prima sintesi radiofonica del 2010-2011.
1 commenti:
Riccardo Cucchi unico grande immortale.
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