Una breve presentazione delle contendenti:
Olanda Sei vittorie su sei partite. In epoca recente, solo il Brasile è riuscita a presentarsi con questo ruolino di marca all'atto conclusivo, facendo puntualmente suo anche questo (1970 e 2002). Le altre nazionali a presentarsi "a punteggio pieno" sono state l'Uruguay nel 1930 e l'Italia nel 1938 (anche queste vittoriose anche in finale), ma le partite erano di meno. Comunque l'Olanda oggi ha più che mai l'occasione di vincere il suo primo mondiale, dopo le sconfitte del 1974 e del 1978 ad opera delle rispettive padroni di casa (Germania Ovest e Argentina). La stella indiscussa è Snejider, capocannoniere con Villa (super-sfida questa sera) e da ieri sera insieme al tedesco Muller e a Forlan che hanno chiuso con questo bottino. Il n.10 orange e dell'Inter campione di tutto 2009/10 ha risolto grane importanti come quella col Giappone, ha trascinato i suoi alla rimonta esaltante al favorito Brasile e ha sbloccato definitivamente il risultato nella semifinale con l'Uruguay. Il cammino orange con i marcatori:
- Olanda - Danimarca 2-0 (Agger autorete, Kuyt)
- Olanda - Giappone 1-0 (Snejider)
- Olanda - Camerun 2-1 (Van Persie, Huntelaar)
- Olanda - Slovacchia 2-1 (Robben, Snejider)
- Olanda - Brasile 2-1 (2 Snejider)
- Olanda - Uruguay 3-2 (Van Bronckorst, Snejider, Robben)
Sei vittorie su sei; 11 reti fatte e 5 subite (diff. +6), sei marcatori diversi (5 Snejider, 2 Robben, 1 Huntelaar, Van Bronckorst, Van Persie) più l'autorete di Agger. L'Olanda spera: come abbiamo visto poc'anzi, chi è arrivato in fondo vincendo tutte le gare precedenti è successivamente diventato campione del mondo.
Spagna Una partenza in sordina (sconfitta di misura con la Svizzera), poi cinque vittorie su cinque. La Spagna si presenta così alla prima finale della sua storia e punta su David Villa, unico attaccante a segno tra le Furie Rosse nonché capocannoniere del torneo con 5 gol: stasera con Snejider sarà sfida totale anche per il trono dei bomber. La crescita degli iberici è stata esponenziale e si è sublimata con la Germania in semifinale: i tedeschi arrivavano alla sfida di Durban con i favori del pronostico, per come avevano malmenato formazioni date per stra-favorite alla vigilia come Inghilterra e Argentina. Invece, l'assenza di Muller (squalificato per somma di ammonizioni) si è fatta sentire e la Germania non solo non ha punto in avanti, ma ha subito l'iniziativa di una Spagna tonica e quantomai spettacolare, vincitrice grazie ad un colpo di testa di Puyol. La vittoria sui teutonici replica quella ottenuta due anni fa a Vienna e che valse alla Roja il titolo europeo: se stasera Villa e compagni dovessero trionfare, la Spagna sarebbe la terza nazionale a centrare l'accoppiata Europeo-Mondiale dopo la Germania Ovest (1972-1974) e la Francia (a parti invertite: 1998-2000). Sarebbe una vera e propria rivincita per un movimento calcistico che da sempre ottiene allori nelle competizioni di club, ma la cui nazionale è stata finora un'eterna incompiuta. Il cammino spagnolo con i marcatori:
- Spagna - Svizzera 0-1
- Spagna - Honduras 2-0 (2 Villa)
- Spagna - Cile 2-1 (Villa, Iniesta)
- Spagna - Portogallo 1-0 (Villa)
- Spagna - Paraguay 1-0 (Villa)
- Spagna - Germania 1-0 (Puyol)
Cinque vittorie consecutive, dopo la sconfitta dell'esordio. Le ultime tre tutte di misura: davvero paradossale per un calcio come quello spagnolo, eternamente voltato all'attacco e finora protagoniste di vittorie all'italiana (soprattutto contro il Paraguay, con cui hanno rischiato di perdere). Realizzate solo sette reti da tre marcatori diversi: 5 solo di Villa, una ciascuno per Iniesta e capitan Puyol, che col suo gol ha portato i suoi in finale.
Cannonieri Una curiosità sui cannonieri: stasera sarà sfida tra Snejider e Villa, ieri raggiunti in testa ai marcatori dal tedesco Muller e dall'uruguayano Forlan. Se nessuna delle due stelle della finale dovesse segnare, si avrebbero quattro capocannonieri a quota cinque gol, uno per ogni formazione giunta tra le prime quattro. Evento più unico che raro.
E ora la scheda numerica della partita.
Olanda - Spagna (Johannesburg Soccer City, ore 20.30) Olanda - Spagna è una prima assoluta nella storia della Coppa del Mondo: le due contendenti si sono affrontate in tutto in sei occasioni, con quattro vittorie spagnole (l'ultima nel 1983, nell'ambito delle qualificazioni all'Europeo di Francia: quella è anche la sfida più recente tra le due nazionali) e due olandesi (l'ultima sempre nel 1983, qualificazioni al medesimo europeo, a cui accedette la Spagna a discapito degli arancioni). L'unica sfida in un torneo ufficiale è quella che poi è anche la prima in assoluto, avvenuta alle Olimpiadi 1920 con il successo spagnolo per 3-1.
Arbitro: Webb (INGHILTERRA). Nessun precedente ai Mondiali.
La scheda dell'arbitro: Stagione d'oro per Howard Webb, che tra tre giorni compie 39 anni: in poco meno di due mesi, corona il sogno di dirigere la finale di Champion's League e la finale di Coppa del Mondo. E pensare che, proprio qui in Sudafrica, il fischietto inglese ebbe una disavventura nella Confederations Cup di due anni fa, quando assegnò un giusto rigore al Brasile nella sfida all'Egitto, assegnato con l'aiuto della prova-tv. Come dimostrato dalle disavventure arbitrali di questo Mondiale, non è un'idea malvagia affidarsi alla tecnologia... peccato che Blatter non la pensi proprio così. Stasera, il fischietto inglese succederà a Horacio Elizondo, che nel 2006 diresse l'atto finale tra Italia e Francia. Il coronamento di una carriera per l'arbitro di Rotherham.
Bene. La rubrica dei numeri del Mondiale termina qua. Appuntamento a domani, con la puntata finale che celebrerà le gesta della nazionale Campione del Mondo. Buon divertimento a tutti.
Mario Aiello
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