Lo Speciale: il 14° Scudetto di Maestro Cucchi, il 18° dell'Inter
Uno scudetto di Riccardo Cucchi è sempre uno scudetto di Riccardo Cucchi. Non si discute, si ama, direbbe un detto. Il maestro è il maestro. Il campo principale è sempre il campo principale. E il 14° annuncio di campionato da parte di questo radiocronista e scusate se è poco. Siena-Inter, ancora, come nel 2007, il primo sul campo dopo l'Ameri-nerazzurro del 1989. Il 3° Scudetto nerazzurro di marca "cucchiana". E sabato, potrebbe arrivare anche la prima Coppa Campioni nerazzurra narrata dal Re di tutto il calcio minuto per minuto. Un suo annuncio è sempre un suo annuncio. La capacità di emozionare senza bisogno di gridare a squarciagola. Inimitabile. Un bravo anche a Tarcisio Mazzeo, per la prima volta inviato ad uno scudetto. Meritatissimo!
L'interruzione che un tifoso nerazzurro non potrà dimenticare. Milito come Ibrahimovic due anni fa a Parma. Gli entusiasmi e i sogni romanisti ancora gelati. Diego Milito, il giocatore-copertina di questa stagione interista, segna al 12° della ripresa. Sembrava non arrivare mai. Parlava Francesco Repice da Verona, per Chievo-Roma. E poi, l'irruzione liberatoria per i nerazzurri. Il gol del Principe argentino rivissuto con l'ausilio delle immagini, dove il mix con le tremolanti inquadrature smosse dall'esplosione del tifo, è perfetto. L'Inter è in vantaggio.
E poi, la chiusura. L'annuncio che si scolpisce nella storia di un campionato e chiude il libro d'emozioni di questa Serie A. L'ora esatta, poi la frase, quindi l'affresco, l'elogio, il peana da pelle d'oca per chi ha vinto e per i vinti. Senza bisogno dell'urlo a squarciagola (senza dire frasi o altro) che regna nei telecronisti moderni tifosi e che fa tendenza (nociva). Riccardo Cucchi è la dimostrazione vivente di come si annuncia uno scudetto, l'esempio perfetto da imitare e salvaguardare. Senza esagerazioni folli ed inutili. Lingua italiana e toni giusti e misurati, in sintesi. Ci riviviamo tutti i minuti finali, con la sua voce sovrapposta alle immagini.
Sconfitta ma a testa alta, la Roma di Claudio Ranieri. La voce di Francesco Repice non riesce a bissare l'annuncio della scorsa stagione. Anche se, non vogliamo nasconderlo, si sarebbe meritato l'onore di annunciare un tricolore anche quest'anno. Ne avrà certamente l'occasione nei prossimi anni per ereditare Riccardo Cucchi e non smettere mai di imparare da un Maestro. Buona la coppia con Massimo Zennaro.
E in chiusura, omaggio alla stagione dell'Inter e per chi ne ha decantato le gesta. Un collage-audio sotto "Urlando contro il cielo" di Ligabue, musica che annuncia i gol dell'Inter al Giuseppe Meazza. Ispirazione che ci regala proprio Tarcisio Mazzeo, dopo un gol simbolo della stagione dei Campioni d'Italia, quello di Samuel nel 4-3 al Siena, commentato da Giulio Delfino.
Complimenti all'Inter Campione d'Italia, alla Roma e a tutti i protagonisti di questo Campionato 2009/2010. E un grazie ai nostri radiocronisti preferiti.
0 commenti:
Posta un commento