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Un altro Repice da consegnare alle pagine di storia, senza ombra di dubbio. Un'altra sfida scudetto da lui commentata. Tricolore del microfono che lui si è già conquistato da parecchio. Ormai da parte nostra è veramente difficile aggiungere ed inventarci nuovi complimenti per il nostro "Micidiale" della radiocronaca. E' poco dargli del monumentale, è poco ergerlo a divinità.
Una cosa però dobbiamo dirla, in tutta franchezza e per onestà intellettuale: la sua acclarata e dichiarata (motivo di vanto, lo continueremo sempre a dire) fede giallorossa, nei giorni antecedenti a questa partita, ci aveva dato qualche preoccupazione per qualche possibile inciampo in radiocronaca, dovuto all'emozione, che purtroppo in qualche (seppur rara) eccezione lo aveva un pò fregato nei toni ed in caso di gol subiti dalla Roma. Questa volta no. E' stata una radiocronaca totalmente spettacolare per tutti i 90 minuti, ma soprattutto, fedele ed imparziale. La passione per la propria squadra del cuore è una cosa, la professionalità in una radiocronaca è un'altra: Francesco Repice, tanto per cambiare, anche in questo campo impartisce una lezione severa a certi colleghi televisivi che stanno brillando in negativo.
E quindi, meno di 48 ore dopo la grande cronaca del San Paolo in Napoli-Juve 3-1 (dove i napoletani si sono talmente emozionati di sentirlo, da adottarlo come azzurro ad honorem), noi riviviamo con voi in questo post speciale (così come avevamo fatto per l'ultimo derby milanese) le emozioni che ci ha saputo trasmettere nella partitissima tra Roma ed Inter. Cominciamo con la nostra tradizionale sintesi.
Una radiocronaca che era cominciata così: tutti appiccicati ai diffusori fin dalla sigla d'apertura di Sabato Sport. Buonaseradafrancescorepicechegrazieallacollaborazionetecnicadistefanocatiniviracconterà (ecc). E vai con lo spettacolo da brividi sugli spalti ma anche in una certa postazione della tribuna stampa dell'Olimpico di Roma.
Non ci siamo certo dimenticati della seconda voce di Massimo Barchiesi: pertinente, divertita, opportuna ed avvincente. Bravo anche Barchiesi, per cui noi sempre continuiamo a richiederne la presenza costante tra le voci titolari del calcio.
La sua voce la sentiamo anche rivedendo i gol della Roma. Non c'è cosa migliore, infatti, di rigustarsi dei gol importanti, sovrapposti alla voce della Radio. Se poi quella di Repice.
Il gol di De Rossi propiziato da una papera di Julio Cesar.
E ci riviviamo anche il gol di un grande attaccante ritrovato: "Luca Toni! Luca Toni! La Roma ha raddoppiato"
Poi, il lungo finale che ha fatto venire capelli bianchi ai tifosi romanisti e che invece lascia carichi di rimpianto al popolo nerazzurro, questa volta non esaltato da un gol allo scadere-apoteosi. E' proprio il racconto dei minuti finali il meglio del capolavoro di radiocronaca repiciana. A mille (di più che mille) in un finale emozionantissimo da rivivere per intero, in quella che la spalla Barchiesi ha definito come una delle partite migliori degli ultimi anni che rimarrà negli anni. Proprio vero. Onore a tutti per uno spettacolo meraviglioso.
Applausi alla Roma, all'Inter, a tutti gli straordinari interpreti di questa serata. Chiudiamo questa nostra rivisitazione con un appello solito rivolto alla grande critica sportiva giornalistica che ha creato fenomeni da circo dal punto di vista televisiva, i quali al confronto con Francesco Repice, vengono piallati in qualunque aspetto. Ci vogliamo accorgere di questo assoluto fenomeno che va sempre di più mettendosi in scia ai suoi celebri predecessori?
REPICE OTTAVO RE DI ROMA
Pagina speciale: ci riviviamo il meglio della radiocronaca di Roma-Inter, con il solito fantastico Francesco Repice e un bravissimo Massimo Barchiesi
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