Piena d'amarezza il post odierno del "minutoxminuto". Perdiamo due italiane in Coppa dei Campioni, perdiamo Fiorentina e Milan in maniera rispettivamente beffarda e atroce.
L'amarezza viola per un 3-2 che sarebbe entrato nella storia calcistica delle italiane in Europa se solo non fosse letale in virtù dell'andata. Il tutto con la Voce di un Riccardo Cucchi buono ma ancora lontano dall'antico fuoco e dall'antica suspance per cui ci faceva accapponare la pelle anche per una rimessa laterale per la squadra italiana. Non vorremmo sembrare insistenti, critici esagerati e ripetitivi (lo facciamo solo da gentili ascoltatori al fine di voler risentire vecchie emozioni, la critica deve muovere il mondo in positivo: a Cucchi vogliamo un bene dell'anima, non c'è alcun accanimento), però qualcuno lo ha pensato anche stavolta: chissà un Francesco Repice in una partita come questa cosa ci avrebbe regalato. E francamente non ci sentiamo nemmeno di sposare appieno la presenza di Enzo Baldini come seconda voce, un pò deboluccia, troppo telegrafica: senza nulla togliere, ma fino alle scorse stagioni le "spalle" di Coppa Campioni erano "titolari" come Francesco Repice, Giuseppe Bisantis, Antonello Orlando, Emanuele Dotto, Livio Forma. La partita, di importanza vitale per questa stagione e non solo, avrebbe avuto bisogno di una "spalla" collaudata.
Questa la sintesi di Fiorentina-Bayern Monaco 3-2, comunque bella e palpitante (è da voto 7), sia chiaro. E un enorme grazie alla squadra viola per le emozioni che in questa edizione della Champions ci ha saputo regalare. Abbiamo dedicato molti post in questa rubrica all'avventura della formazione allenata da Cesare Prandelli.
Non andiamo oltre, invece, per quanto riguarda la caduta del Milan che segna un'era.
Amarezza viola, ma tanto onore. In radio si sarebbe potuto fare di più
2 commenti:
Su Baldini, caro marco, sono purtroppo d'accordo con te. Su il resto, come già in precedenza avevo notato, mi sembri un po' troppo duro riguardo cucchi. Io credo siano due stili di radiocronaca diversi. Cucchi è'l'ultimo grande "immortale" dei radiocronisti, da cui non possiamo che imparare. Quando posso, ti seguo sempre con grande amicizia.
Francesco
Caro Francesco, sono assolutamente d'accordo che è un grande, è un monumento e lo sarà per sempre. Non c'è voglia di andare contro a lui, come ho scritto nel post, voglio un bene dell'anima a Cucchi. La sensazione che vogliamo esprimere è che non ci sembra più di sentirlo in forma come un tempo, molto più abbottonato e vogliamo ritornarlo a sentire più emozionante e coinvolgente come qualche anno fa.
Cordiali saluti,
Marco
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