Cari lettori, questa settimana tocca al Mondiale svoltosi negli Stati Uniti dal 17 Giugno al 17 Luglio 1994. Quella negli States è stata la quindicesima edizione della manifestazione che per la prima volta si svolse fuori dall'Europa e dall'America centro-meridionale.
Le città che ospitarono l'evento furono: Pasadena (Rosebowl), East Rutherford (Giants Stadium), Foxborough (Foxboro Stadium), Chicago (Soldier Field), Dallas (Cotton Bowl), Pontiac (Pontiac Silverdome), Orlando (Citrus Bowl), Stanford (Stanford Stadium), Washington (RFK Stadium).
A causa del fuso orario, per permettere agli europei di assistere alle partite si gioca fra la mattina e il primo pomeriggio, penalizzando la forma fisica dei calciatori a causa degli alti valori di temperatura e umidità.
Ecco le partecipanti: Arabia Saudita, Argentina, Belgio, Bolivia, Brasile, Bulgaria, Camerun, Colombia, Corea del Sud, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Marocco, Messico, Nigeria, Norvegia, Olanda, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Stati Uniti.
Gironi preliminari: il 17 Giugno, a Chicago, Diana Ross canta l'inno americano e la variopinta cerimonia d'apertura dà il via alla quindicesima edizione dei Mondiali. Germania e Bolivia si danno da fare ma, complice la temperatura inumana, ci sono più sbadigli che emozioni. Comunque, per la prima volta dal 1974 i campioni in carica debuttano con una vittoria, è 1-0. In serata, la Spagna riesce nell'impresa di farsi rimontare due reti in cinque minuti dai sudcoreani. Il giorno dopo, dopo il pareggio a colazione tra Usa e Svizzera, nella sauna del Silverdome di Detroit, tocca all'Italia opposta all'Eire. Arrigo Sacchi sfodera un classico 4-4-2. Dopo 11 minuti Houghton tenta un tiro dalla lunga distanza, approfittando di un errore di Baresi; Pagliuca battezza la palla fuori, ma questa lo beffa infilandosi sotto la traversa. L'Italia non reagisce e gli azzurri perdono all'esordio nel mondiale. Intanto la Romania di Hagi e Raducioiu da una bella botta alle ambizioni colombiane, surclassando 3-1 i sudamericani. Nell'altra gara del girone italiano, tra Norvegia e Messico, la spuntano gli scandinavi. Lunedì 20 Giugno debutta il Brasile la Seleção liquida 2-0 la molle Russia, con reti del velenosissimo Romario e di Raì. Il Camerun, sorpresissima in Italia, diverte e pareggia 2-2 contro la quadrata Svezia. Il giorno dopo, tocca all'Argentina. Il ct Alfio Basile schiera una squadra fortemente sbilanciata in attacco ma tuttavia non corre alcun pericolo perché di fronte c'è la Grecia, la squadra materasso dell'intera manifestazione. Finisce 4-0, con una tripletta di Batistuta. Nell'altra gara del girone, diverte e strappa applausi la Nigeria, che liquida 3-0 la Bulgaria dell'asso Stoickov. Infine, nel gruppo F, risicate vittorie di Olanda (2-1 in rimonta contro la sorprendente Arabia Saudita) e Belgio (1-0 al Marocco, con due traverse dei nordafricani).
Giovedì 23 Giugno l'Italia torna in campo con l'obbligo della vittoria contro la Norvegia. Al 13° Berti impegna severamente il portiere scandinavo. otto minuti dopo un errore di Benarrivo dà il via alla lunga fuga verso il gol di Leonhardsen; Pagliuca esce precipitosamente sul centrocampista e tocca la palla con la mano fuori area. Secondo le nuove regole, è rosso. Sacchi deve togliere un uomo per far entrare il secondo portiere, Marchegiani e la scelta cade sul giocatore di maggior classe dei Mondiali: Roberto Baggio. Baggio spiazzato dalla scelta del ct, gli consiglia in mondovisione una visita psichiatrica ("Ma questo è matto", biascica contrariato). In 10, l'Italia ci mette cuore, Signori è imprendibile. Nella ripresa Baresi si fa male al menisco ed è costretto ad uscire: entra Apolloni. Al 23° Signori pennella dalla trequarti un cross che Dino Baggio gira in rete con un gran colpo di testa. La strenua difesa del vantaggio, già dura in 10, diventa eroica in 9, quando anche Maldini deve uscire e, finite le sostituzioni, l'Italia deve giocare con due di meno. Ma alla fine, malgrado i crampi e un goal (giustamente) annullato ai norvegesi, l'Italia ce la fa. Ad un turno dalla fine tutte le squadre del girone sono a quota tre: infatti, anche il Messico si è rifatto ed ha battuto per 2-1 l'Eire. Nel girone A si assiste al de profundis della Colombia, battuta anche dagli americani, bravi e fortunati. La Svizzera intanto travolge 4-1 la Romania e passa il turno. Il 25 Giugno il Belgio batte 1-0 l'Olanda e si assicura il passaggio del turno, mentre gli Orange sono raggiunti dall'Arabia, che batte 2-1 il Marocco ed estromette gli africani dagli ottavi. Nel gruppo D accade l'imponderabile (ma mica tanto): l'Argentina batte 2-1 la Nigeria. Il nome di Maradona come tante altre volte, viene sorteggiato per i controlli antidoping. Qualche giorno dopo, si scoprono tracce di efedrina nelle urine del campione. Diego grida al complotto contro di lui e l'Argentina, ma, inchiodato il giorno dopo dalle controanalisi, deve ammettere, nonostante la buona fede, di essersi incastrato. Intanto la Bulgaria caccia fuori la Grecia, travolgendola 4-0. Il Brasile si assicura il passaggio del turno battendo il Camerun, mentre la Svezia batte 3-1 ed elimina la Russia. Nel gruppo C, Germania e Spagna si accontentano di un 1-1 che dovrebbe promuovere entrambe, mentre si annullano a vicenda Bolivia e Corea del Sud.
Il 28 Giugno, a Washington, l'Italia affronta il Messico. In un caldo torrido (40 °C) le due squadre si affrontano a spada tratta, ed emergono le maggiori doti tecniche italiane. Serve un gol per passare il turno. Nell'intervallo Sacchi toglie Casiraghi e mette in campo Massaro. Dopo tre minuti, il centravanti milanista raccoglie un gran lancio di Albertini e infila con un rasoterra Campos. Arriva però l'improvviso pareggio messicano, opera di Bernal. Berti continua lo spuntino di palle-gol, ed alla fine è pareggio. A differenza reti uguale (0) per tutte e quattro le squadre, diventano decisivi i gol segnati: Eire-Norvegia finisce 0-0, e irlandesi e messicani passano il turno, la Norvegia resta fuori, e il passaggio del turno per gli italiani è appeso ad un filo: per il ripescaggio come migliori terze, servono due squadre classificate terze con punteggio peggiore del nostro. La prima c'è già, la Corea del Sud, che ha chiuso il girone C terza con 2 punti, ora serve la seconda. Gli occhi sono ovviamente sull'altro girone che si conclude quel giorno il B. Un risultato della Russia contro il Camerun darebbe all'Italia la certezza della qualificazione. "Andiamo tutti a pregare", invita il ct. In serata, mentre Brasile e Svezia non si fanno del male e chiudono sull'1-1, si tifa Russia. Incredibilmente, la scena è tutta di Oleg Salenko che segna cinque gol e contribuisce non poco alla goleada russa sul povero Camerun, che deve accontentarsi di un gollettino infilato dal 42enne Roger Milla. Nel gruppo F passano, oltre al Belgio, anche l'Olanda (2-1 al Marocco) e soprattutto l'Arabia, che batte i belgi con una prodezza di Owairan. Nel gruppo D, l'Argentina sotto choc ma già qualificata cede 2-0 alla Bulgaria, che passa il turno insieme alla Nigeria, che batte 2-0 la Grecia. Nel gruppo C, come previsto, vanno avanti Germania (che passa da 3-0 a 3-2 contro la volenterosa Corea del Sud) e Spagna (3-1 alla Bolivia). Nel gruppo A, oltre a Svizzera e Usa, passano anche i rumeni.
Ottavi di finale: il 2 Luglio, a Chicago, la Germania supera a fatica il Belgio. Subito sotto 2-1 i belgi si disuniscono e incassano il terzo gol. La Spagna liquida la Svizzera con un secco 3-0. Il 3 Luglio la Svezia pone fine all'avventura dell'Arabia Saudita, battendo gli asiatici per 3-1. Spettacolo e gol a Los Angeles tra Romania e Argentina. I biancocelesti, orfani di Maradona, soffrono la giornata di grazia del "Maradona dei Carpazi", al secolo Gheorghe Hagi che trascina la squadra a degli storici quarti di finale. Per i rumeni segnano un gol Hagi e due Dumitrescu, per l'Argentina segnano Batistuta e Balbo. Per la spregiudicata truppa di Alfio Basile è già l'ora dei saluti, dopo due finali consecutive. Il 4 Luglio giorno della festa nazionale americana, la Nazionale a stelle e strisce affronta il Brasile. A fine primo tempo il brasiliano Leonardo preda di un raptus, spacca il naso con una gomitata a Ramos e viene espulso. Anche in 10, i verdeoro sono però in agguato: ad un quarto d'ora dalla fine, da Romario a Bebeto, che infila con un chirurgico rasoterra Meola. Brasile ai quarti. Passa agevolmente il turno l'Olanda, che batte l'Eire con due gol di Wim Jonk e Dennis Bergkamp. Il 5 Luglio, a Boston, l'Italia affronta la Nigeria. Dopo la prima metà del primo tempo, abbastanza sonnolenta, un tuono scuote la partita. Al 26° Maldini tocca accidentalmente un pallone proveniente da un corner, la sfera finisce ad Amunike che infila Marchegiani in disperata uscita. La Nigeria, curiosamente, pare ritrarsi pigramente e sembra timorosa di affondare i colpi. All'intervallo, un pessimo Berti viene alfine sostituito da Dino Baggio, che al 1° della ripresa colpisce il palo. La Nigeria giochicchia aspettando il 90°, e quando mancano 100 secondi al termine, Mussi ruba palla a destra e la serve in mezzo a Baggio, che, appena entrato in area, supera a fil di palo Rufai con un destro che mezza difesa non riesce ad intercettare per un soffio. Il miracolo è avvenuto. («Roberto ci ha tirati giù dall'aereo» dirà Sacchi). Nei supplementari la Nigeria, comprensibilmente frustrata e incapace di sfruttare anche la superiorità numerica, viene estromessa da un rigore (con tanto di rimbalzo sul palo incorporato) del 'Divin Codino'. La Bulgaria la spunta ai rigori sul Messico, in una gara ricca di imprevisti (addirittura una porta che cade, dopo che Bernal aveva travolto il sostegno del palo) e agghindata da una prodezza accecante di Stoickov.
Quarti di finale: all'Italia tocca la rude Spagna, che ha quattro giorni di riposo in più degli azzurri. Con soli 23 gradi, al Foxboro Stadium di Boston, l'Italia gioca bene. Gli spazi sono pochi, la Spagna si chiude bene, e allora ci pensa l'ottimo Dino Baggio con una gran sventola da fuori, al 25°, a portare in vantaggio l'Italia. La sfortuna è però in agguato: tiro di Caminero al 58°, deviazione assassina di Benarrivo e Pagliuca è spiazzato. A otto minuti dalla fine il vecchio e navigato Julio Salinas si trova solo davanti a Pagliuca, con un'autostrada davanti: il portiere azzurro esce, poi torna precipitosamente in porta, confondendo lo spagnolo, che gli tira sul piede. Cinque minuti dopo Berti sradica palla a centrocampo, dà la sfera a Signori, che serve in profondità Baggio, il quale, dalla destra, converge al centro, dribbla Zubizzareta e, in prossimità della linea di fondo, si inventa un chirurgico destro che non dà scampo alla Spagna. L'Italia è in semifinale, l'abbraccio tra Signori e Baggio diventa l'immagine più sfruttata dalle televisioni per rendere gli italiani partecipi del "sogno americano". Il Brasile se la vede, in quella che viene considerata la più bella partita di questa edizione dei mondiali, con l'Olanda che fin qui non ha incantato, ma che dispone tra le sue fila di campioni in grado di fare sempre la differenza. La malefica coppia-gol verdeoro, Bebeto-Romario, colpisce due volte, con un gol a testa. Il Brasile, imbottito di interditori, sembra avere la qualificazione in tasca, ma non ha fatto i conti con la straordinaria reazione degli Orange, che pareggiano con Bergkamp e Winter. L'ex genoano Branco però spezza i sogni arancioni con una terrificante fucilata a fil di palo su punizione. Finisce, dopo tre finali consecutive, l'avventura della Germania di Berti Vogts contro la Bulgaria. I balcanici si impongono in rimonta per 2-1. Si conclude ai rigori l'ultimo quarto, tra Svezia e Romania. Nella lotteria dei rigori sale in cattedra Thomas Ravelli: prodezze su Dan Petrescu e Miodrag Belodedici. Scandinavi in semifinale dopo 36 anni.
Semifinali: l'Italia affronta la temuta Bulgaria. Al 21° rimessa di Donadoni, palla a Roberto Baggio, mette la palla nell'angolo basso alla sinistra di Mikhailov. Albertini prima colpisce un palo da 25 metri, poi impegna in angolo Mihailov con un pallonetto, quindi lancia splendidamente Baggio, che sembra chiudere i conti con un preciso rasoterra nell'angolo. Donadoni e Maldini sprecano alcune occasioni e al 44° un'azione personale di Sirakov, steso in area da Pagliuca, provoca il rigore che riapre la partita, trasformato dal solito Stoickov. Al 71° l'episodio chiave: Roberto Baggio esce per una contrattura alla coscia. Berti è consumato dai crampi, ma il finale è azzurro: gli abbracci tra Gigi Riva, accompagnatore azzurro, e tutti i nostri giocatori sono il suggello alla quinta finale della storia azzurra. A contendere il titolo all'Italia, a Pasadena, sarà il Brasile che supera di misura la Svezia per 1-0.
Finali: mentre la Svezia si diverte con la Bulgaria, sconfiggendola per 4-0 e conquistando un onorevolissimo terzo posto tutta l'Italia è in ansia per le condizioni di Roberto Baggio che è stato determinante per portare in finale l'Italia, ma che è uscito anzitempo contro la Bulgaria per uno stiramento profondo. Sacchi, decide di rischiarlo nonostante sia visibilmente infortunato, un fatto che condizionerà la partita. Maldini salva su Bebeto, al 18° Massaro spreca addosso a Taffarel una ghiotta opportunità. Il caldo asfissiante del Rose Bowl di Los Angeles rende le squadre fiacche e stremate; al 75° Pagliuca non controlla un tiraccio di Mauro Silva, la palla sfugge dalle mani del portiere e va a stamparsi sul palo alla sua destra. Il bacio del portierone al montante è ormai storia della televisione e dello sport. Sei minuti dopo Donadoni serve Baggio, solo davanti a Taffarel: tiro alle stelle. I supplementari riservano poche emozioni. Si va, dunque, ai calci di rigore, ma non prima che Baggio sprechi su Taffarel una ghiotta opportunità.
È la prima volta nella storia dei Mondiali di Calcio che una finale si conclude a reti inviolate, e per la prima volta il titolo viene assegnato ai tiri di rigore. Il primo a tirare è Franco Baresi: il tiro finisce alto. Pagliuca respinge il tiro di Marcio Santos, mantenendo la parità. Albertini segna, Romario colpisce il palo interno e la palla entra, tra la disperazione di Pagliuca; Evani non sbaglia calciando centrale sotto la traversa, Branco calcia nell'angolino spiazzando Pagliuca. Massaro tira male e Taffarel respinge il tiro centrale leggermente sulla destra; Dunga non sbaglia spiazzando Pagliuca. A questo punto il Brasile, a un tiro dalla fine, si trova in vantaggio e per vincere gli basta che l'ultimo loro rigorista faccia gol, anche se Roberto Baggio segnasse. Ma non si arriva al loro ultimo rigore, perché Roberto Baggio tira alto. Il Brasile "tetracampeão".
Ecco tutti i risultati, fase a gironi:
Girone A: Stati Uniti-Svizzera 1-1, Colombia-Romani 1-3, Romania-Svizzera 1-4, Stati Uniti-Colombia 2-1, Svizzera-Colombia 0-2, Stati Uniti-Romania 0-1. Classifica: Romania* 6; Svizzera* e Stati Uniti* 4; Colombia 3. (* qualificate agli ottavi. Gli Stati Uniti passano come migliore terza)
Girone B: Camerun-Svezia 2-2, Brasile-Russi 2-0, Brasile-Camerun 3-0, Svezia-Russia 3-1, Russia-Camerun 6-1, Brasile-Svezia 1-1. Classifica: Brasile* 7; Svezia* 5; Russia 3; Camerun 1. (*qualificate agli ottavi)
Girone C: Germania-Bolivia 1-0, Spagna-Corea del Sud 2-2, Germania-Spagna 1-1, Corea del Sud-Bolivia 0-0, Bolivia-Spagna 1-3, Germania-Corea del Sud 3-2. Classifica: Germania* 7; Spagna* 5; Corea del Sud 2; Bolivia 1. (*qualificate agli ottavi)
Girone D: Argentina-Grecia 4-0, Nigeria-Bulgaria 3-0, Argentina-Nigeria 2-1, Bulgaria-Grecia 4-0, Argentina-Bulgaria 0-2, Grecia-Nigeria 0-2. Classifica: Nigeria*, Bulgaria*, Argentina* 6; Grecia 0. (*qualificate agli ottavi. Nigeria prima per differenza reti, Bulgaria seconda per lo scontro diretto vinto contro l'Argentina, Argentina migliore terza)
Girone E: Italia-Irlanda 0-1, Norvegia-Messico 1-0, Italia-Norvegia 1-0, Messico-Irlanda 2-1, Italia-Messico 1-1, Irlanda-Norvegia 0-0. Classifica: Messico*, Irlanda*, Italia* e Norvegia 4. (*qualificate agli ottavi. Messico primo per reti fatte (3), Irlanda seconda per la vittoria nello scontro diretto contro l'Italia, Italia migliore terza)
Girone F: Belgio-Marocco 1-0, Olanda-Arabia Saudita 2-1, Arabia Saudita-Marocco 2-1, Belgio-Olanda 1-0, Belgio-Arabia Saudita 0-1, Marocco-Olanda 1-2. Classifica: Olanda*, Arabia Saudita*, Belgio* 6; Marocco 0. (*qualificate agli ottavi. Olanda prima per reti segnate e per aver battuto l'Arabia Saudita, Arabia Saudita seconda per reti segnate (4) contro le 2 del Belgio. Belgio migliore terza)
Ottavi di finale: Germania-Belgio 3-2, Spagna-Svizzera 3-0, Arabia Saudita-Svezia 1-3, Romania-Argentina 3-2, Olanda-Irlanda 2-0, Brasile-Stati Uniti 1-0, Nigeria-Italia 1-2 d.t.s., Messico-Bulgaria 1-3 d.c.r. (1-1 d.t.s.).
Quarti di finale: Italia-Spagna 2-1, Olanda-Brasile 2-3, Bulgaria-Germania 2-1, Romania-Svezia 4-5 d.c.r. (2-2 d.t.s.)
Semifinali: Bulgaria-Italia 1-2, Svezia-Brasile 0-1.
Finale 3° posto: Svezia-Bulgaria 4-0.
Finale 1° posto: Brasile-Italia 3-2 d.c.r. (0-0 d.t.s.) Dal dischetto in rete: Dunga, Branco e Romario per il Brasile; Evani ed Albertini per l'Italia.
Capocannoniere del torneo: Stoickov (Bulgaria) e Salenko (Russia) con 6 reti.
Ecco la rosa del Brasile Campione del mondo per la quarta volta: Taffarel, Jorginho, Mauro Silva, Branco, Bebeto, Dunga, Zinho, Romario, Aldair, Marcio Santos, Mazinho. A disposizione: Zetti, Rinaldo, Ricardo Rocha, Ronaldao, Rai, Cafù, Leonardo, Paulo Sergio, Muller, Ronaldo, Viola. Allenatore: Carlos Alberto Parreira
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