Nei prossimi giorni Tuttoilcalciominutoperminuto, che io scrivo attaccato per il ritmo della trasmissione incalzante, emozionante, mai noiosa, festeggia i suoi primi 50 anni ed allora buon compleanno!!.
I miei ricordi partono dal 1987 quando andando allo stadio con papà, sugli spalti condividevo con lui la gioia della partita e del racconto delle altre gare tramite la radio. E qui ricordo le frequenti domande di altre persone: "che fa la Juve, che fa l'Inter, che fa il Napoli….". Ho usato il termine "gioia" perché il bello della radio, per tutti i calciofili italiani è proprio quello di poter vivere contemporaneamente più partite nello stesso istante. Da quel giorni capì la forza di questo programma e me ne innamorai. Chiunque potrebbe controbbattere dicendo :"ma oggi ci sono le tv a pagamento con le loro dirette gol!". Eppure cari amici io vi dico che l'emozione che trasmette la radio è impareggiabile. Chi di voi non vive in suspence l'attimo in cui interviene un radiocronista da un campo per segnalare un gol e l'unica cosa che si sente è il boato del pubblico? Sarà la mia squadra? Sarà l'avversaria?.....Tutto questo è apprezzabile solo alla radio! Non c'è Sky, Mediaset, Dalhia o altri che tengano testa a TiC. Ricordo che tempo fa Provenzali, durante un'intervista, disse che la tv sicuramente ti fa vedere le immagini di una partita, ma la radio invece non ti racconta un solo match, ma più incontri, poiché ognuno di noi ascoltando la voce dei radiocronisti immagina la propria partita.
Altro particolare non di poco conto, la radio puoi portarla dovunque tu voglia. Ricordo feste e cerimonie varie, a cui non si poteva mancare, sempre con la mia compagna della domenica, la radiolina. Mi è capitato spesso di sentirmi all'interno dello studio di TiC poiché tutti chiedevano aggiornamenti sulle partite. Pensate un po’, una volta mi sono ritrovato nel mio tavolo accerchiato da una ventina di commensali in fervida trepidazione per i risultati. Durante un matrimonio, per fare un altro esempio, pure lo sposo, allontanandosi dalla sua consorte, mi chiese: "si, ma il Palermo che fa???". La potenza della radio!!!
Altro ricordo indelebile nella mia mente è legato al 5 Maggio 2002. Non me ne vogliano gli interisti, ma ricordo, come se fosse ieri, il continuo rimpallo di linea tra l'Olimpico di Roma ed il Friuli di Udine. Altro che "Diretta gol" in tv! Un' ora e mezza di pura passione, trepidazione e commozione finale nel bene o nel male per le parti in causa.
Personalmente non nascondo di apprezzare le partite guardate in televisione, anche perché ho la possibilità di vedere la mia squadra ogni domenica, ma sicuramente non smetterò mai di ascoltare Tuttoilcalciominutoperminuto, e così ogni domenica mi ritrovo davanti al televisore sintonizzato sulla partita che mi interessa, ma con accanto radiolina e cuffiette per ascoltare dai campi i continui aggiornamenti e per continuare a bearmi, ad emozionarmi e a gioire sempre di più grazie a tutti i radiocronisti, di cui personalmente trovo estremamente difficile fare una classifica di gradimento perché ognuno di loro sicuramente eccelle in alcuni particolari, ma è proprio l'insieme delle parti, come già dicevano gli antichi greci e latini, che rende bella un'opera d'arte.
A questo punto non mi resta che augurare alla nostra trasmissione, uso il termine "nostra" perché penso che essa sia parte integrante della vita di tutti noi pallonari, un mondo di auguri con la speranza che TiC resti così com'è, incalzante nei ritmi, emozionante e chi più ne ha ne metta……Ciao TiC, ed ancora BUON COMPLEANNO!!!!
Lele Pinto
Il mio rapporto con la radio ha origini lontane, ed i ricordi per quanto lontani, mi riportano ad un bambino ascoltatore dei notiziari, e di tante altre trasmissioni di intrattenimento per la famiglia.
Ricordate “Il Rosso ed il Nero” ? C’era Corrado, giovanissimo che presentava, c’era Sordi con i “Compagnucci della parrocchietta” e con “Mario Pio”, c’era Alberto Talegalli con “Qui Gallarate…….ciao Frosinone”, con una ipotetica stretta di mano fra Nord e Sud, c’era, la domenica, “Il Gazzettino di Sicilia”, notiziario regionale, seguito da una trasmissione di intrattenimento, “Il Ficodindia”, nella quale muovevano i primi passi i giovanissimi Turi Ferro, Fioretta Mari, Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, narravano le storie di ogni giorno con un pizzico di ironia e con tanto amore per la nostra Sicilia.
Poi arrivò anche la cronaca del secondo tempo di una partita di calcio, radiocronista Niccolò Carosio, palermitano doc, che cominciò a narrarci i fatti calcistici della domenica con la Stock come sponsor, che ci invitava a brindare con il suo brandy se la squadra del nostro cuore aveva vinto, o a consolarci se aveva perso; in ogni caso affogavamo nell’alcool.
Ma i risultati non arrivavano certo in tempo reale, alla fine della partita trasmessa e certo per consentire di raccogliere i risultati della schedina, passavamo 15 minuti in compagnia di Peter Van Wood che con il suo quartetto ci ricordava di aver “giocato tre numeri al lotto………”. Alla fine Carosio dava i risultati, e se la tua squadra non era in schedina o giocava in Serie B (al Palermo succedeva spesso….)? Beh dovevi aspettare il giorno dopo o ti dovevi scapicollare in centro città dove un’antica tipografia palermitana raccoglieva la cronaca della partita e nel breve volgere di un’ora affidava agli strilloni un piccolo tabloid con la cronaca della partita medesima. L’urlo era sempre lo stesso “L’avventooooooooo, la pagina sportivaaaaaaa, la gran vittoria del Palermooooooo!!!!!!!” tranne poi scoprire che il TUO Palermo aveva perso!!!!!!!!!
Ma torniamo a Tutto il calcio, era un rito della domenica, infilarsi nel banchetto da studio, nel quale riuscii a sedermi fino ai tempi dell’Università, con il mio transistor, schedine alla mano sulle quali annotare le variazioni dei risultati e seguire Bortoluzzi, Ameri, Ciotti, Carapezzi, Foglianese, Viola (mitico), Giannini, Ferretti, Pasini (dolcissimo), Dalla Noce, Nesti, Boscione, Sapio, Vannini, Tripisciano e via via tutti gli altri; grandi artisti della radiocronaca, forbiti, intelligenti, puntuali, poetici. Ricordo un Sandro Ciotti che per farci comprendere le condizioni metereologiche in occasione di una partita che si disputava a Como esordì con un “giornata luminosa ma fredda come……..Greta Garbo”, e noi lì a sognare la bellezza della diva svedese accostata all’evento calcistico.
Si attendeva con ansia spasmodica il risultato del primo tempo: Bortoluzzi “A voi San Siro” , Ameri “A San Siro……Milan zero……Juventus……tre……”; quel giorno si era allo stadio, l’ohhhhhhhhhhhh del pubblico che seguì l’annuncio della radio mi è rimasto impresso nella mente (oltre che nel cuore……si lo confesso………sono juventino da sempre………Bettega il tacco di Dio……..Cudicini portierone del Milan annichilito).
Eppure ne ho perse tante, trasmissioni di Tutto il Calcio, perché la domenica per otto lunghi anni non riuscii più ad ascoltarle a causa proprio della mia passione calcistica, ebbene sì lo confesso sono stato arbitro di calcio dal 1970 al 1978, calcando tutti, ma proprio tutti i campi della Sicilia, si ascoltava il dopo partita grazie alle autoradio; e poi la ripresa dopo questo lungo periodo sabbatico, con le partite trasmesse per intero con i conduttori che cambiavano, con le informazioni che si estendevano anche ai campionati minori, con la passione inalterata per la nostra beneamata trasmissione.
Oggi, nonostante le riprese televisive e le partite trasmesse in diretta la radio rimane una passione inalterata; non si può prescindere da “Tutto il calcio” o da “Sabato Sport” (mitici Foderaro e Dotto, amante dei Dik Dik) da “Domenica Sport” mix perfetto tra informazione ed intrattenimento. Levateci tutto anche la TV, ma lasciateci sempre la cara vecchia radio.
Grazie Provenzali (vecchio…giovane saggio), Grazie Cucchi (il migliore), Grazie Repice (un grande, anche se mi mette tanta ansia per la velocità del commento), e Verna, Dotto, Corsini, Bisantis, Del Vecchio, Russo, Delfino, Forma ed i siciliani Puleo, Gueli, Pandolfini. Grazie, grazie, grazie a tutti.
Francesco Pinto
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