Ho un'eta ormai quasi veneranda, e devo confessare ke avevo solo 12 anni quando, per la prima volta, mi capito', assieme al mio scomparso zio-padrino, di sentire alla radio "tutto il calcio". Lì nacque il mio amore per il calcio, proprio grazie a quella trasmissione radiofonica e alle voci ormai scomparse di Andrea Boscione, di Nico Sapio, di Adone Carapezzi, di Piero Pasini ecc. L'amore per il calcio in seguito l'ho vissuto anche in altre forme: radiocronista per emittenti locali, dirigente per 25 anni in una Società di Promozione, affezionato abbonato del Cagliari. Unica costante in tutti questi anni: "tutto il calcio". Siamo passati da Bortoluzzi e da Sandro Ciotti a Cucchi e Delfino, ma l'atmosfera, il ritmo, il gusto di sentire "IL" programma è sempre lo stesso, anzi migliora con gli anni, come il buon vino. Ho un solo rammarico: non aver insistito con una carriera che avrebbe potuto portarmi li', tra Dotto e Provenzali. Pazienza. Viva "tutto il calcio"!
Gianni Vacca
La mia storia con tutto il calcio inizia il 18 aprile 1999. Ero diventato già da tempo appassionato di calcio, ma i risultati li seguivo prima sul programma "Quelli che il Calcio" e poi su "90° minuto": qui le emozioni si stavano facendo forti e avevo bisogno della Radio, interessato a capire come sarebbe andata la sfida a distanza tra Lazio e Milan. Ebbi modo di conoscere, per la prima volta, le voci di Riccardo Cucchi e Bruno Gentili: il primo mi colpiva per la precisione degli interventi e la descrizione perfetta del gioco (che si rivelava, vedendo 90° minuto, tale e quale a come lo avevo immaginato nel suo racconto), il secondo mi colpiva per il pathos che trasmetteva (in Milan - Sampdoria mi stava causando un infarto ad appena 13 anni.... non devo dire altro). Da quel giorno fino a tutto il 2005-06 "Tutto il Calcio" è stata la mia colonna sonora domenicale e sono orgoglioso di essere cresciuto con queste voci e non ho mai rimpianto di non avere mai avuto a che fare con Caressa, anche se dal 2006 seguo le gare sul digitale terrestre di Premium. Ma la tv non sarà mai superlativa quanto la radio sulle emozioni che riesce a trasmettere. Il 5 maggio 2002 (la cui meravigliosa cronaca di Riccardo Cucchi è spesso postata da me su Facebook) vissuto in un "Diretta Gol" qualsiasi non sarebbe stata la stessa cosa per me: la radio è emozione allo stato puro, è vivere in un'altra dimensione della realtà, è vedere la partita in un'altra dimensione. Da un anno a questa parte i post di mxm su Youtube mi hanno riavvicinato a quell'amore adolescenziale che è stato la radio e che ha influito molto sulla mia stessa crescita. Ho solo 23 anni, è vero. Ma anche io ho una buona fetta da raccontare su "Tutto il Calcio" e me ne vanto rispetto a molti coetanei: ricordo nel 2006 un mio compagno di scuola che mi prendeva in giro perchè lui, la domenica, aveva Caressa e io Cucchi. Quando si dice non conoscere la poesia.
Altri 100 di questi 50 anni al mitico "tutto il calcio"
Mario
0 commenti:
Posta un commento