Certo che manca una squadra che dia la sterzata a questo campionato sia in testa che in coda. Forse questo è il bello della Serie A: il mercoledì il campionato è chiuso, la domenica è riaperto. Se poi condiamo il tutto con qualche decisione arbitrale, esce una ricetta che sfama gli appassionati per i prossimi sette giorni. Vediamo intanto cosa è successo in questa giornata.
Napoli - Udinese 2-2: Pirotecnico il match del San Paolo. Primo tempo con iniziale dominio partenopeo che dopo il doppio vantaggio è costretto a subire il pareggio dopo un rigore di Di Natale e un gol splendido di Quagliarella. Ai punti il secondo tempo sarebbe a vantaggio dell' Udinese ma alla fine il risultato di equilibrio sancisce la crisi della squadra di Reja e la fine dell' eterno momento no dei friulani.
Juventus - Cagliari 2-3: Gran brutta figura quella della Torino bianconera all' Olimpico. Il Cagliari del sempre più sorprendente Allegri dopo quarant' anni espugna il capoluogo piemontese merito di un gioco quadrato e della distratta difesa di Ranieri. Per i bianconeri a meno di un mese dalla Champions è l'ennesimo cruccio e quello che più preoccupa è la mancanza di incisività in attacco.
Atalanta - Catania 1-0 Brutta partita decisa da un gran bel goal di Guatente. La squadra di Del Neri non esce completamente dalla crisi alla luce delle difficoltà nel finale, il Catania non interrompe il digiuno esterno e le certezze di Zenga scricchiolano ancora una volta. Discutibile annullamento del goal di Mascara in pieno recupero.
Chievo Vr. - Sampdoria 1-1 Partita salvezza a tutti gli effetti quella del Bentegodi. Il Chievo è volenteroso, la Sampdoria ha gli uomini di classe ma come squadra pecca di qualche certezza specie in difesa. Alla fine la paura taglia le gambe e la partita sembra di una categoria decisamente inferiore.
Genoa - Palermo 1-0 Si sogna a Genova, sponda rossoblù. La Champions pare ad ora un sogno non così distante e la superiorità in campo su un buon Palermo è evidente. La squadra di Ballardini è brava a resistere ma la superiorità degli uomini di Gasperini è evidente e domenica, a Roma, il match è da quote altissime.
Inter - Torino 1-1 Occasione persa per gli uomini di Mourinho per dare uno scossone alle alte vette del campionato. L'Inter cade nuovamente nel solito errore di sottovalutare l'avversario e deve subire la marcatura prima di svegliarsi. Il Toro è una squadra con la capacità di giocarsela a San Siro nel modo giusto e questo tornerà utile nel futuro.
Reggina - Roma 2-2 Nella piscina del Granillo scontro acceso e a tratti spigoloso. La Roma è superiore ma gli uomini di Orlandi sono capaci di recuperare e di zittire per il momento la contestazione che monta a Reggio. La Roma recrimina per l'arbitraggio ma paga soprattutto un organico decimato da infortuni e polemiche.
Siena - Lecce 1-2 Colpo grosso di Beretta a Siena. Il Lecce, gioca, rimane in dieci ma regge all'onda d'urto del Siena. Salentini che accelerano per la salvezza, toscani che mancano della continuità giusta per una pacifica salvezza. E queste partite, alla lunga, possono costare molto caro.
Lazio - Milan 0-3 Primo tempo soporifero, con la Lazio più dinamica dello sterile Milan. Il match cambia volto a cavallo della pausa con un terrificante uno - due di Pato e Ambrosini; allunga Kakà nel finale. Il Milan avvia così la rincorsa alla capolista mentre in casa Lazio la panchina di Delio Rossi comincia a fare brutti rumori.
Bologna - Fiorentina 1-3 Partita rinviata al giorno successivo per neve e fa pensare che nel 2009 non si possa prevedere nel campionato dei miliardi di euro dieci centimetri di neve. Poi si gioca e Mutu suona la sinfonia riaprendo a tutti gli effetti la corsa Champions per i viola. In casa Bologna limiti evidenti che Mihajlovic deve nascondere prima che sia troppo tardi
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